La sua storia di porto moderno ebbe inizio soltanto nel 18° secolo allorchè l’Imperatore d’ Austria – cui la città era allora soggetta – si rese conto che, con la scomparsa della minaccia turca ed il progressivo indebolimento della Repubblica Veneta, la promozione di un grande porto austriaco in Adriatico sarebbe stata realizzabile con utilità e prestigio per il suo impero.
ll vero “decollo” del nostro porto avvenne pertanto sotto il regno di sua figlia Maria Teresa che – con le sue indiscutibili doti carismatiche ed organizzative – fece sì che i provvedimenti illuminati e pragmatici del padre dessero frutto. Ella seppe dare prorompente vitalità ai traffici commerciali dell’ Impero del quale Trieste era stata designata a divenire il primo porto.
La crescente attenzione del governo centrale verso la città, la costituzione e lo sviluppo del Lloyd Austriaco di Navigazione con un grande Arsenale ad esso dedicato, la costruzione della raffineria a San Sabba e della Ferriera a Servola, con i relativi approdi, i moderni ed efficienti collegamenti ferroviari e, non da ultimo, l’apertura del Canale di Suez, fecero sì che gli ultimi decenni del secolo scorso segnassero il periodo di massimo splendore e prosperità per questa città, tanto che attorno al 1900 si decise di ampliarne l’area portuale dando avvio alla costruzione dell’attuale Punto Franco Nuovo.
Per l’ importanza del traffico di navi cui fa capo merita menzione il terminale marino dell’ Oleodotto Transalpino dove, dal 1967, approdano mediamente cinquecento grosse petroliere all’ anno.